Mese: gennaio 2017
Un grupo de obispos visita a los cristianos de Tierra Santa
19 Enero 2017
Los obispos de la Holy Land Coordination, procedentes de Europa, Norteamérica y Sudáfrica, se reunieron en Tierra Santa para expresar la cercanía de la Iglesia hacia las comunidades cristianas presentes en Israel y en Palestina.
Una sorgente nel deserto: la festa di S. Antonio il grande
S. E. Mons. Moussa El-Hage
Arcivescovo Maronita di Haifa e della Terra Santa
“Questo santo, che ha vissuto nel IV secolo, irradia luce ancora oggi e lo farà per sempre, perchè ha rinnegato se stesso e ha seguito Cristo. Ha aperto una strada nuova nella vita cristiana, quella della vita consacrata.”
Il mistico egiziano é stato un pioniere per il monachesimo cristiano, in quanto, già alla fine del III secolo, ha deciso di dare tutti i suoi averi ai poveri e di seguire Cristo per dedicarsi interamente all’ascesi e alla preghiera nel deserto. Il suo stile di vita ha generato un movimento che ha influenzato la spiritualità cristiana occidentale e orientale per secoli.
S. E. Mons. Moussa El-Hage
Arcivescovo Maronita di Haifa e della Terra Santa
“Ai tempi di Sant’Antonio c’erano difficoltà materiali e persecuzioni: i cristiani dovevano affrontavare ogni sorta di sfida. Oggi in Terra Santa e in tutto il mondo abbiamo bisogno di esempi come quello di S. Antonio, di religiosi che seguano i passi di questo santo. Quelle difficoltà sono presenti ancora oggi e forse di più, per questo abbiamo bisogno di rinforzare la nostra fede.”
Diverse grazie sono attribuite ancora oggi all’intercessione del santo e per questo i cristiani di Terra Santa lo ricordano con affetto e devozione.
P. JOSEPH ISSA
Parroco Maronita di Nazaret
“Qui a Nazaret c’è una devozione speciale per questo santo, perchè ha concesso numerose grazie a chi lo ha invocato, in particolare a coloro che non avevano figli e non avevano una famiglia completa, e che cosi si sono rivolti a S. Antonio perchè li aiutasse.”
TAMAM SULEIMAN LULU
Nazaret
“Per me, Sant’Antonio è molto importante. Ho fatto un voto e ho vestito i miei figli come lui nella sua festa. Adesso i loro figli mettono la tonaca a loro volta, perché abbiamo molta fede che lui ci proteggerà”.
Un gruppo di vescovi visita i cristiani di Terra Santa
Tra i vari appuntamenti, le preghiere nei luoghi santi, come la Basilica del Santo Sepolcro, uno dei luoghi più sacri per il cristianesimo. L’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gesusalemme, Mons. Pierbattista Pizzaballa, ha presieduto la Santa Messa. Nell’omelia ha parlato della morte fisica ed etica in questa terra, santa e difficile. “A partire da questo luogo tuttavia”, ha ricordato, “i cristiani devono imparare a essere testimoni della vita, che è più forte della morte”.
S.E. Mons. PIERBATTISTA PIZZABALLA, ofm
Amministratore Apostolico Patriarcato Latino di Gerusalemme
“La Holy Land Coordination ormai da molti anni viene in questo periodo dell’anno in gennaio, dopo le festività natalizie, per incontrare i vescovi locali e la realtà cristiana di Terra Santa: le difficoltà, le attese, le speranze, i problemi… da un punto di vista religioso ma anche politico. Lo scopo è quello di portare poi nelle rispettive diocesi le nostre prospettive e soprattutto invitare tutti a pregare per noi e anche farsi avvocati presso le loro realtà, anche politiche, della necessità della presenza cristiana qui”.
I vescovi hanno visitato le parrocchie e hanno incontrato i capi delle altre religioni e vari cooperanti che perseguono la pace nella Terra di Gesù.
S.E. Mons. RICCARDO FONTANA
Arcivescovo di Arezzo – Cortona – San Sepolcro, Italia
“La Terra Santa non è un problema… è parte di noi e non dobbiamo dimenticarla nei giorni dell’anno. Bisogna dare spazio e qualità a una riflessione che motiverà poi i contributi, gli interventi, i passi politici”.
Durante la loro visita i vescovi si sono anche intrattenuti con migranti e profughi e hanno visitato la piccola comunità cristiana di Gaza, territorio palestinese che da anni soffre per i molti conflitti.
S.E. Mons. MICHEL DUBOST, cjm
Vescovo di Évry Corbeil-Essonnes, Francia
“Penso che, limitandosi ad osservare, la situazione attuale non sembra peggiore che in passato, ma andando in profondità, ci si accorge che molte persone non sanno cosa sia la libertà; hanno il passaporto di una vita senza futuro. E questo è ancor più difficile del freddo, della mancanza di acqua e così via. (…) È impossibile vivere così, abbiamo un lavoro enorme da fare per cercare di aiutarli”.
S.E. Mons. CHRISTOPHER CHESSUN
Vescovo di Southwark, UK – Chiesa Anglicana
“Incontrare fratelli e sorelle in Cristo a Gaza ci offre l’opportunità di ascoltare le storie della gente di questa terra, della capacità di ripresa dei cristiani… Il Vaticano ha riconosciuto la Palestina ed è molto importante, per il futuro del popolo palestinese, che tutte le persone di questa terra, qualunque sia la loro fede, e indipendentemente dalla loro nazionalità, siano trattati con dignità e rispetto”.
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